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"Il Tao che può essere detto non è il vero Tao", così sia apre il più noto classico
della tradizione taoista, il Tao Tê Ching, che ciononostante prosegue fino
all'81° capitolo tentando comunque di parlare del Tao! Non si tratta di una
contraddizione interna quanto piuttosto della convinzione che gli aspetti più
profondi della realtà siano sostanzialmente indicibili, anche se si ritiene
sensato tentare di condividere la parte di mistero che si è intuita. Senza la
minima pretesa di un approccio sistematico all'articolato, antichissimo mondo
del taoismo o tantomeno alle profondità metafisiche del Tao ci introduciamo in
punta di piedi solo in semplici immagini del Tao, di cui i primi grandi cantori
furono: Laozi, Zhuanzi e Liezi.
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L'ESPERIENZA DEL QI NELLA PRATICA DEL TAIJIQUAN E DEL QI GONG
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Significati lessicali
In cinese l'ideogramma Qi assume molteplici significati: può indicare infatti sia l’energia vitale dell’individuo sia l’energia cosmica universale, come anche l’aria inspirata ed espirata oppure l’emanazione, impulso o manifestazione di un viscere. Interessanti le analogie in merito con il “penuma” greco (termine utilizzato anche nella versione greca dell’Antico Testamento) e con il “ruah” della tradizione ebraica, del resto anche in italiano c’è vicinanza fra i termini “spirito” e “respirare” o “spirare”. Una antichissima tematizzazione del Qi è avvenuta in Cina nell'ambito delle tradizionali pratiche mediche riferite al “Qi Gong”: si pronuncia “ci-kung” e si può tradurre con "tecnica del respiro" o "tecnica dello spirito" o "lavoro con l'energia".
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La gru "... batte tre volte le ali":
sto eseguendo la forma del Qi Gong della gru su un
esiguo terrazzino di arenaria sospeso su una selvaggia parete, sopra di me un
falco sta volteggiando in quello che è il suo ambiente ... ma anche il mio. Sono
salito quassù superando il bosco per tracce ripide e scoscese e arrampicando
senza corda su passaggi un po' pericolosi esposti e friabili, ma che conosco
bene da tempo e che so di poter padroneggiare. Il sole filtra fra i rami di un
leccio abbarbicato alla parete, non vi sono altri rumori se non quelli della
natura: è un contesto ideale per la pratica del Qi Gong; solitudine, silenzio e
un bel ambiente naturale non sono indispensabili, né muovono automaticamente le
nostre migliori risorse ma rimangono un buon aiuto, che sta a noi saper
"attivare".
Claudio, secondo la tradizione cinese, ci ha
insegnato a coltivare "pensieri positivi" per una corretta pratica del Qi Gong
o degli stili interni del Wushu (a partire da quello più noto e diffuso, il
Taiji).
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"Colui che vuol essere calmo regoli la sua respirazione." Zhuang-zi, XXIII
Nel corso di molti secoli Yogin indù, taoisti cinesi,
buddhisti Chan cinesi, buddhisti zen giapponesi, cristiani dediti all'esicasmo
e sufi musulmani hanno prestato un grande interesse a tecniche respiratorie e
meditative legate al controllo della sfera emotiva, in vista di percorsi
interiori relativi a determinate prospettive filosofico-religiose.
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Il Wushu ha innegabilmente legami profondi con la storia, l’arte, la cultura, le filosofie ... della Cina, ce ne può dare in qualche modo testimonianza il famoso detto cinese: "gli studi letterari e le arti marziali sono i doveri del gentiluomo".
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"Alla nascita l'uomo è tenero e flessibile, alla morte è duro e rigido. Tutte le creature, le erbe e le piante quando nascono sono tenere e flessibili e quando muoiono sono aride e dure. Durezza e rigidezza sono compagne delle morte, tenerezza e flessibilità sono compagne della vita" Daodejing (Tao te ching) 76
VERSO IL METODO DELLA TRADIZIONE CINESE
Ricette, formule, supposti segreti, tecniche e metodi per la salute e il benessere, per essere sani, belli e snelli (o almeno sembrarlo) oggi si sprecano e alimentano un prospero commercio che non conosce tempi di crisi e che non di rado sfrutta concezioni e tradizioni dell’antico Oriente, approfittando -più o meno consapevolmente- della scarsa conoscenza che l’utente medio può vantare in campi così articolati complessi. La questione è complicata dal fatto che le discipline asiatiche possono vantare conoscenze tanto antiche quanto collaudate ed efficaci, ormai da tempo avvallate anche dalla scienza e medicina occidentale: basti pensare ai convegni di medicina sportiva che attestano i positivi risultati in termini di benessere, salute e longevità dei praticanti di Taijiquan e di Qi Gong o al fatto che l’agopuntura non sia più considerata con sospetto come pratica alternativa ma abbia piena cittadinanza presso le nostre strutture sanitarie … ma proprio in nome di questa esotica efficacia e delle grandi aspettative che essa suscita nell’immaginario collettivo può svilupparsi il gioco autoreferenziale di persone senza scrupoli e senza una seria formazione, che si propongono come sensazionali guru e shifu adatti a tutte le evenienze.
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